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Mastoplastica additiva

La mastoplastica additiva è uno degli interventi più richiesti. Simbolo di femminilità e sensualità, il seno è una parte molto importante del corpo di una donna. La chirurgia estetica, in questo caso, ha anche una forte rilevanza psicologica. Ecco perché è necessario che il risultato finale sia il più armonico e naturale possibile, in linea con le esigenze, le caratteristiche fisiche e le richieste delle pazienti. E, soprattutto, senza eccessi.

L’intervento di mastoplastica additiva è indicato nel caso di svuotamento del seno in seguito alla gravidanza, all’allattamento, a un eccessivo dimagrimento, oppure a causa dell’età. Nel corso della prima visita la paziente e il chirurgo valuteranno insieme le diverse opzioni, i pro e i contro.

Mastoplastica additiva: la scelta delle protesi

Dopo un’attenta visita e ascolto della paziente, uno degli step previsti nel corso della visita riguarda la scelta delle protesi. In commercio ce ne sono diversi tipi che si differenziano tra loro per forma, superficie e contenuto. Quelle rotonde sono indicate per le pazienti che desiderano aumentare i volumi e ottenere un effetto “push up”. Le protesi anatomiche, dalla forma “a goccia”, sono invece indicate per chi ha pochissimo seno e desidera un risultato estremamente naturale. A questi due tipi di protesi si  aggiunge la novità degli ultimi anni, le protesi ergonomiche, che permettono di ottenere un aspetto più naturale grazie alla presenza di un gel particolarmente morbido.

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Indipendentemente dal tipo di forma, le protesi possono avere anche altezze (proiezioni) diverse. In base al desiderio della paziente si potrà quindi scegliere una protesi a bassa, media o alta proiezione.
La superficie delle protesi può essere liscia oppure testurizzata (ruvida), quest’ultima è preferita in particolare quando si la protesi deve   garantire la massima stabilità all’impianto. 

Le protesi sono costituite esternamente da un involucro di silicone e internamente da gel di silicone dalla consistenza  estremamente naturale. Sono disponibili in commercio tre diversi gradi di coesività delle protesi (morbido, leggermente denso e molto denso) di silicone, al fine di garantire il massimo livello di resistenza, sicurezza e comfort.
In alternativa è possibile anche l’uso di protesi con all’interno soluzione salina. Queste sono utilizzate  raramente rispetto le precedenti, per il risultato estetico nettamente migliore dato da quelle in gel di silicone.

Mastoplastica additiva: l'intervento

Il chirurgo, una volta scelto il tipo di protesi in accordo con la paziente, consiglierà anche dove posizionare l’incisione chirurgica (periareolare, solco sottomammario o ascellare) e il posizionamento dell’impianto  

La protesi mammaria, a seconda dei casi, può essere inserita al di sotto della ghiandola mammaria (impianto sottoghiandolare), sotto il muscolo grande pettorale (impianto sottomuscolare) o con tecnica “dual plane” che consiste nel posizionare la parte superiore della protesi sotto il muscolo grande pettorale (per ridurre la palpabilità lì dove la pelle è più sottile), e la parte inferiore sotto la ghiandola, per ottenere un seno dall’aspetto più naturale.

Mastoplastica additiva prima e dopo

Mastoplastica additiva: grandi volumi

Il desiderio di ottenere un seno di dimensioni maggiori richiede un approccio personalizzato. Per ottenere un seno di grandi dimensioni, occorre seguire un percorso di adattamento prima di procedere con l’inserimento di protesi maggiore volume.