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Casi Difficili

Malformazione mammaria - seno tuberoso

Il seno tuberoso rappresenta una malformazione della mammella, dovuta a uno sviluppo anomalo della ghiandola mammaria.  

 La ghiandola mammaria sviluppandosi in maniera anomala porta la mammella ad assumere una forma stretta e allungata, da cui il termine “tuberosa” (“a tubero”) o “a tubo” (da cui il sinonimo di “seno tubulare”).

La causa del seno tuberoso è sconosciuta: si ipotizza sia ambientale (inquinanti) oppure legata agli ormoni assunti con gli alimenti. 

Può avere un forte impatto psicologico sull’autostima della paziente.

Generalmente la correzione viene effettuata nelle donne adulte, che hanno completato lo sviluppo. Tuttavia, nei casi in cui vi sia un forte disagio psicologico, il medico potrebbe decidere di intervenire anche in età adolescenziale.

Il seno tuberoso può presentare, a seconda della gravità, i seguenti segni clinici:

  • Insufficiente sviluppo dei quadranti inferiori del seno (sempre presente), causato dalla mancanza di tessuto mammario che si concentra dietro l’areola;
  • Diametro dell’areola aumentato;
  • Mancanza del solco sottomammario;
  • Forma del seno allungata (“tuberosa” o “tubulare”);
  • Spazio molto ampio fra le due mammelle;
  • Seno cadente.

La malformazione può interessare una sola mammella (monolaterale) o entrambe (bilaterale), in questo caso è spesso presente una marcata asimmetria tra le mammelle stesse.

 

Come avviene la correzione del seno tuberoso?

La correzione può essere solo chirurgica e deve essere effettuata da uno specialista in chirurgia plastica con adeguata e specifica esperienza nell’ambito della correzione del seno tuberoso.

La correzione espande (allarga) la base della ghiandola mammaria, sollevare la mammella e ridurre il diametro dell’areola.

Le tecniche solitamente impiegate nella correzione del seno tuberoso sono:

  • la mastopessi,  nota anche come “lifting del seno“, permette di risollevare un seno cadente e modificare forma e dimensione dell’areola.
  • la mastoplastica additiva, permette di aumentare il volume del seno e contribuisce anche a mantenere l’espansione della base della mammella ottenuta chirurgicamente.
  • Il Lipofilling, consiste nel prelevare il proprio tessuto adiposo da una zona del corpo in cui è abbondantemente presente (“area donatrice”) e reinserirlo in aree anatomiche svuotate o prive di volume.

In genere si tende a praticare una combinazione di queste tecniche per la correzione del seno tuberoso.

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